Un evento ricco di spunti culturali e riflessioni si è svolto presso il prestigioso Circolo degli Esteri a Roma, dove l’ambasciatrice e scrittrice Elena Basile ha presentato il suo ultimo libro, “Frammenti di Bruxelles”. Un’occasione che ha visto protagonisti, oltre all’autrice, personalità di spicco come Umberto Vattani, ex Segretario Generale della Farnesina e presidente della Venice International University, il filosofo Giacomo Marramao e il critico letterario Arnaldo Colasanti.
L’evento, che ha avuto luogo mercoledì 4 dicembre alle 18:30, ha accolto un pubblico interessato e attento presso il suggestivo spazio del Circolo degli Esteri situato sul Lungotevere dell’Acqua Acetosa. Un appuntamento importante per la cultura contemporanea che ha offerto al pubblico non solo la possibilità di conoscere più da vicino l’opera letteraria di Basile, ma anche di riflettere su temi attuali come la solitudine, la finzione e le dinamiche delle istituzioni europee.
Frammenti di Bruxelles: Un viaggio tra realtà e illusioni
“Frammenti di Bruxelles” è una raccolta di dieci racconti che, con pungente ironia e un’analisi lucida, esplorano l’anima frammentata della capitale belga. Bruxelles non è solo lo sfondo delle storie, ma si erge a simbolo universale di un mondo fatto di microcosmi che si sfiorano senza mai davvero incontrarsi. Attraverso le sue pagine, Elena Basile tratteggia un ritratto realistico e al contempo visionario di una città intrappolata tra il peso delle istituzioni europee, l’élite diplomatica, la nobiltà in decadenza e i circoli intellettuali.
Questi mondi, pur convivendo, sono permeati da ipocrisie, illusioni e distacco, elementi che emergono attraverso le vicende di protagonisti persi in vite costruite su fragili apparenze. Il realismo narrativo dell’autrice, unito a un’analisi profonda delle dinamiche sociali, consegna al lettore un quadro vivido e malinconico della condizione umana. La solitudine diventa così un tema centrale, una sorta di fil rouge che lega tutti i racconti, rendendo l’opera di Basile non solo una denuncia, ma anche uno specchio delle nostre fragilità più intime.
Dialogo culturale: Vattani, Marramao e Colasanti
Durante la presentazione, il dibattito è stato animato dai dialoghi tra l’autrice e gli ospiti. Umberto Vattani, con la sua profonda conoscenza delle dinamiche diplomatiche e internazionali, ha offerto una lettura critica dell’opera, sottolineando come il libro riesca a svelare le contraddizioni e il distacco umano tipici degli ambienti istituzionali.
A seguire, Giacomo Marramao, con il suo approccio filosofico, ha esplorato il significato di Bruxelles come metafora della modernità frammentata, una città emblematica del nostro tempo, dove coesistono solitudini e finzioni. Infine, Arnaldo Colasanti, scrittore e critico letterario, ha posto l’accento sul valore stilistico della scrittura di Basile, capace di unire visionarietà e concretezza.
La denuncia della censura: un caso emblematico
Parallelamente alla presentazione del libro, l’ambasciatrice Elena Basile ha portato alla luce un episodio controverso. In un’intervista a Visione TV, ha denunciato un grave caso di censura subito dalla stampa italiana. Dopo la pubblicazione di una lettera destinata a Liliana Segre, relativa alle tematiche del suo libro, l’autrice si è trovata di fronte a un silenzio mediatico. Questo episodio, a detta della stessa Basile, rappresenta una ferita aperta nel dibattito culturale italiano, evidenziando come spesso temi scomodi e riflessioni critiche vengano messi da parte in nome di un conformismo editoriale.
Un libro da non perdere
L’evento al Circolo degli Esteri ha confermato il valore culturale e sociale di “Frammenti di Bruxelles”, un libro che va oltre la narrazione per diventare un’occasione di riflessione profonda sul nostro tempo. Elena Basile, con il suo sguardo disincantato e la sua voce raffinata, offre ai lettori uno spaccato della modernità e delle sue contraddizioni, mettendo a nudo l’anima di una città e, al tempo stesso, dell’Europa intera.
L’incontro ha rappresentato non solo un tributo alla letteratura contemporanea, ma anche un importante spazio di confronto, capace di gettare luce sulle ombre della società attuale e sulle storie spesso taciute dai mezzi di comunicazione.
“Frammenti di Bruxelles” si conferma così non solo come un’opera letteraria di pregio, ma anche come uno strumento critico per comprendere le fragilità e le illusioni del mondo che ci circonda.